Skip to main content

Main Street
9876 Anytown

Tuesday-Sunday
11 am - 3 pm
5 pm - 11 pm

Il mio lavoro - la mia storia

Il mio lavoro … La mia storia

 

Riflettendo sugli eventi della mia vita e ripensando a tutto quello che ho sperimentato mi sono accorto che mio “lavoro” di Celebrante di matrimoni viene da molto lontanoed è una normale evoluzione di tutte le scelte che ho fatto.

 

Sono nato a Roma nel dicembre del 1961 da una famiglia semplice, lavoratrice e anche economicamente non molto stabile. Mio padre era un artigiano pasticcere, mentre mia madre fin quando io e mio fratello maggiore eravamo piccoli, dava una mano come sarta; questo le permetteva di restare a casa per badare a noi. Poi siamo cresciuti e ha cominciato ad uscire facendo la donna di servizio. Devo dire tuttavia che ho avuto un’infanzia abbastanza serena.

Crescendo ho visto che non amavo molto lo studio quindi, dopo le scuole medie, ho scelto di mettermi a lavorare nell’azienda di famiglia che nel frattempo mio padre aveva aperto. Era un laboratorio di pasta fresca.

Dopo qualche anno, nel 1981, sono partito per il servizio militare. Durante questo tempo, un mio commilitone, mi ha parlato della sua esperienza di fede. Un giorno l’ho accompagnato ad un ritiro spirituale e da quel giorno la mia vita è cambiata. Ho iniziato a fare anche io un cammino di fede … cammino che, dopo qualche anno, mi ha portato a lasciare il lavoro ed entrare in convento, diventando un religioso e dopo qualche anno, sacerdote. Era il 1985.

Devo dire che la forte motivazione vocazionale che avevo mi ha fatto riconciliare con la scuola e con lo studio. Nella mia formazione universitaria ho affrontato tanti esami e la laurea in filosofia e teologia.

Come sacerdote avevo il compito della formazione e del discernimento dei giovani che chiedevano di entrare nella vita religiosa. È in quel tempo che ho imparato l’importanza dell’ascolto della persona che mi era di fronte con tutto il suo bagaglio personale tra vere motivazioni o anche pesanti esperienze di vita.

Lavoravo molto anche nella pastorale locale per la gente che abitava attorno al nostro convento. Questo era ciò che mi gratificava maggiormente: stare accanto al cuore della gente e aiutarla a superare le difficoltà che la vita obbliga ad affrontare ogni giorno.

L’empatia, il calore, le lacrime, l’ascolto, gli abbracci, l’amicizia che sperimentavo ad ogni colloquio mi confermava nel mio servizio alla persona.

Per tanti anni (quasi 25), ho portato avanti questo mio impegno … poi in me è cambiato qualcosa e il senso di appartenenza alla famiglia religiosa è venuto meno,tanto che nel 2009 ho lasciato la vita religiosa e sacerdotale.

Lasciata la vita sacerdotale non ho però buttato all’aria ogni cosa. Infatti sono ancora credente ed è rimasto fortemente vivo in me il desiderio di essere, in qualche modo, vicino alle persone; ed è da qui, quindi, proprio dal mio passato, che nasce e prende forza la mia attuale professione di Celebrante.

Questa bellissima professione mi permette di essere ancora una volta accanto al “cuore” della gente. Questa volta un cuore innamorato che desidera portare a compimento un progetto d’amore: quello dell’unione matrimoniale.

Sono talmente appassionato del mio lavoro a tal punto che ogni volta che leggo la storia di amore che le coppie mi confidano, mi emoziono e mi commuovo perché vedo la bellezza di come l’amore si manifesta nella loro vita.

Questo mio impiego mi permette di essere testimone della bellezza dell’amore. Per questo credo nel valore “simbolico” della cerimonia matrimoniale.

Il mio primo desiderio è quello di aiutare gli sposi a celebrare il loro amore in modo autentico, significativo e indimenticabile.

Connettendomi con loro ad un livello profondo in cui sarà possibile comprendere la loro storia, i loro valori, le loro emozioni e tradurli in una esperienza coinvolgente attraverso una cerimonia autentica, personale e toccante.

 

Questo è quanto … ecco perché dicevo che il mio attualmente essere un celebrante prende vita dal mio intimo e nasce dalla mia storia.

In definitiva, ciò che mi spinge a fare questo lavoro è l'amore. L'amore per le persone, per le storie, per le emozioni. Essere un celebrante professionista di riti matrimoniali è molto più di un lavoro per me, è una passione, una missione, un privilegio che abbraccio con tutto il mio cuore.

Spero vivamente, per questo, di poter contribuire sempre di più alla felicità e alla gioia di tanti cuori innamorati.

 

Se state organizzando il vostro matrimonio e la mia storia vi è piaciuta e pensate che io possa essere il giusto celebrante per voi, non esitate a contattarmi.


07 Maggio 2025